Il
True Bypass come saprete, è quel termine inflazionato nell'industria di effetti, che indica la
deviazione meccanica del segnale che può avvenire tramite un footswitch a doppio deviatore (o triplo, se si include il polo per l'accensione di un led), un Relè ecc...
Il suo funzionamento è molto semplice:
quando un effetto non è attivo, il segnale che si trova al suo jack d' ingresso, viene deviato meccanicamente verso il suo jack d'uscita.
Contemporaneamente l'ingresso e l'uscita del
circuito dell'effetto stesso, diventano circuiti aperti.
In questo modo il segnale "salta" dal jack d'ingresso al jack d'uscita senza avere processamenti elettronici che ne alterino le caratteristiche.
(foto proprietà di gaussmarkov.net)
Ad una prima analisi, il concetto del true bypass potrebbe sembrare la via più logica per evitare perdite di segnale e di frequenze, visto che il segnale non viene alterato.
Purtroppo questo è vero solo in un caso: nella situazione in cui si possiedano pochi pedali in pedalboard, muniti tutti di true bypass, con i cavi patch (i cavi di connessione tra un pedale e l'altro), i cavi tra chitarra e pedalboard e tra pedalboard ed amplificatore TUTTI di alta qualità, con bassissimi pF/metro (sotto i 100pF/m) e soprattutto che siano i più corti possibile.
In questo caso, con i pedali spenti, la lunghezza totale della linea di segnale che parte dalla chitarra fino ad arrivare all'amplificatore diventerebbe la somma di:
lunghezza cavo chitarra-pedalboard +
lunghezza di tutti i cavetti patch +
lunghezza cavo pedalboard-amp
Ora prendo come esempio una chitarra che monta un Seymour Duncan JB SH-4 che ha un'impedenza di 16.4Kohm, un cavo chitarra-pedalboard lungo 3metri da 88pf/metro, 3 cavetti patch lunghi 15cm ciascuno da 68pf/metro e un cavo pedalboard-amp lungo 6metri da 88pf/metro. Voglio calcolare a quale frequenza comincia il taglio degli acuti con i pedali spenti e tutti true bypass:
3metri x 88pF/m = 264 pF
0,45m x 68pF/m = 30,6 pF
6metri x 88pF/m = 528 pF
la somma delle capacità dei cavi sarà 264pF + 30,6pF + 528pF = 822,6pF
Come avete letto nei precedenti post, l'impedenza del pickup forma un filtro passa-basso con la capacità del cavo seguendo questa relazione
freq taglio a -3db = 1 / (2*pi*R*C)
vado a sostituire la capacità dei nostri cavi e l'impedenza del nostro pickup e otteniamo:
1 / (6,28 x 16,4 KOhm x 822,6x10^-12) = 11812 Hz
Il dato calcolato ci fa capire che un classico humbucker, collegato ad un ottimo cavo da 3metri, collegato a sua volta a 4 pedali true bypass (spenti) con ottimi cavetti patch della lunghezza totale di 45cm, collegati all'amplificatore attraverso un ottimo cavo da 6metri, crea un filtro passa-basso con una frequenza di taglio a -3db di 11.8 Khz.
Il dato ottenuto è accettabile, considerato che la larghezza di banda di 11.8Khz è ampia a tal punto da riuscire a contenere nel segnale finale che entra nell'amplificatore, tutto il contenuto armonico di grado superiore al 1° delle frequenze di ogni corda.
Cosa accadrebbe se invece di 3 cavetti patch da 68pF/m ne avessi 3 da 300pF/m (quelli economici da un paio di € cad.)?
Accadrebbe che la capacità totale aumenterebbe da 822,6pF a 927pF con una conseguente riduzione della frequenza di taglio superiore da 11.8kHz a 10.4Khz. Il dato è ancora accettabile, ma solo perchè abbiamo 3 pedali true bypass in catena!
Se invece avessi 10 pedali collegati con gli stessi cavetti economici da 300pF/m e i cavi da chitarra a pedalboard e da pedalboard ad amplificatore da 200pF/m quale sarebbe la frequenza di taglio superiore?
La capacità totale diventerebbe 2200pF per soli 10metri di cavo totali e produrrebbe un taglio superiore a 4.4Khz!!!
Qual è la soluzione a questo massiccio taglio di acuti?
Ci sono 2 alternative: investire centinaia di € per acquistare cavi hi-end per abbassare la capacità totale, oppure abbassare l'impedenza del pickup con un BUFFER.
Il compito del Buffer non è solo quello di abbassare l'impedenza d'uscita, ma anche quello di isolare i diversi stadi circuitali affinchè non siano interagenti tra di loro, favorendo il massimo trasferimento di segnale tra gli stadi stessi.
Questo vuol dire che ogni singolo effetto in pedaliera dovrebbe avere un buffer dedicato per isolare ogni circuito e per avere una bassa impedenza d'uscita costante su ogni pedale, al fine di evitare tagli di acuti e conseguenti attenuazioni di segnale.
Un ultima riflessione importante: Il Buffer comincia ad agire subito dopo il cavo che va dal pickup alla pedalboard (a meno che non si possiedano dei pickup attivi), quindi in OGNI caso il cavo di connessione chitarra-pedalboard, deve essere sempre di ottima qualità (sotto i 100 pF/m), non microfonico e di una lunghezza coerente agli spostamenti che si fanno suonando sul palco (cioè non esagerare con i metri).
Nel prossimo post, illustrerò vari tipologie di buffer, indicandone caratteristiche e prestazioni.
To be continued...